venerdì 26 ottobre 2012

PICCOLA RECENSIONE DI POCHE PRETESE: PULP, C.BUKOWSKI

Buongiorno a tutti! Partiamo a scrivere il primo vero post di questo neonato blog. Per chi sta pensando di continuare nella lettura, un avviso in anticipo: è una recensione semplice e senza troppe pretese. Sono una lettrice come tante altre e non ho le conoscenze approfondite in materia letteraria che mi permetterebbero di svolgere un'analisi profonda e veramente ben fatta del libro. Tuttavia, se avevate intenzione di leggerlo, o comunque di leggere qualcosa di Bukowski, e volevate un parere non troppo ricercato, eccolo qui! 
Il libro in questione è Pulp-Una storia del XX secolo, di Charles Bukowski. Io l'ho comprato da Feltrinelli; come vedete dall'immagine è la versione economica, il prezzo è di 8.50 Euro. Considerate che il libro non è molto spesso, ha 186 pagine e, tra l'altro, i caratteri sono abbastanza grandi, quindi diciamo che è una lettura abbastanza veloce! Passiamo alla trama: "Pulp" letteralmente significa "pasticcio", e direi che nessun altro titolo avrebbe potuto rappresentare meglio questo libro. 
La storia è ambientata negli anno '90; il protagonista, Nick Belane, è un detective privato di Los Angeles. Cinico, distaccato, ubriacone e stanco della sua vita, Belane passa le sue giornate a bere, scommettere sulle corse dei cavalli e affrontare i suoi numerosi creditori. Al detetctive vengono affidate numerose indagini: scovare un certo Céline per conto della Signora Morte, scoprire un tradimento, togliere di mezzo Jeannie Nitro (un'aliena dello spazio) e trovare il Passero Rosso. Come potete notare i personaggi sono molto surreali, quindi non aspettatevi un libro troppo "classico" o una storia troppo lineare. Tuttavia il racconto è interessante e la lettura molto piacevole. 
Questo libro è una sorta di esorcismo nei confronti della morte: è infatti l'ultimo romanzo dell'autore che morirà poco dopo averlo terminato, a causa di una leucemia, nel 1994. Il tema della morte è in assoluto il più ricorrente e affiora in ogni pagina, personificato, appunto, nella Signora Morte. Interessante, inoltre, la scelta dell'autore, che decide di affidare il ruolo del protagonista a un personaggio del tutto nuovo, non facendo comparire, se non di sfuggita, il suo alter ego Chinaski, presente negli altri romanzi. Bukowski adotta questo stratagemma ad un unico scopo: quello di rendere Chinaski immortale: Belane morirà, Chinaski no. (Scusate lo spoiler, ma questa informazione è comunque contenuta nella prefazione e pensavo sarebbe stato interessante spiegare questo particolare).
Tirando le somme devo dire che questo libro mi è piaciuto molto, nonostante il continuo inserimento di personaggi e situazioni surreali mi abbia talvolta lasciata un po' confusa, ma credo che il bello del romanzo sia proprio questo. La lettura è molto scorrevole e incalzante, spesso divertente, grazie anche al linguaggio un po' grezzo e talvolta scurrile (Bukowski dedica il libro "alla cattiva scrittura").
In conclusione direi che lo consiglio!!! Se l'avete letto o avete intenzione di leggerlo, oppure volete consigliare altri libri di questo autore o romanzi di questo genere fatemi sapere con un commento qui sotto! Un saluto a tutti!!!!

1 commento:

  1. Ciao, ho scoperto il tuo blog proprio adesso, ho letto tutti i libri del grande Buk e devo ammettere che PULP l'ho trovato un po' "buttato lì", quasi a seguire l'onda di un genere ormai in esaurimento. Ho fatto la recensione sul mio blog se ti va do passare www.tramestiointeriore.blogspot.it
    saluti. Alessia

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